giovedì 30 aprile 2009

Il ritorno di Iota unum


Ne abbiamo già parlato più volte, ma ripetersi non nuoce. Iota unum, il grande capolavoro del filosofo italo-svizzero Romano Amerio, is back. Sarà disponibile tra quindici giorni nelle librerie, ma si può già richiederlo alla casa editrice Fede & Cultura che ne ha curato la ristampa. Possiedo il volume e devo dire che, pur non disconoscendo l'eleganza della vecchia edizione Ricciardi, questa nuova veste editoriale si presenta in modo egregio ed è certamente più maneggevole. Contributi introduttivi di mons. Luigi Negri, di don Divo Barsotti e di p. Giovanni Cavalcoli.

Auguro una buona lettura (o rilettura) a tutti con una bella citazione tratta dal paragafo 90:

"Il cattolicismo rifiuta ogni dipendenza di uomo da uomo. La dipendenza che professa è quella dell'uomo dalla propria essenza, quella insomma che esclude il principio di creatività. Essendo le essenze, come tali, forme divine increate e, come esistenze, partecipazioni di quelle, uscite all'atto per creazione, questa dipendenza è ultimamente una dipendenza dall'Essere primo. L'uomo che si fa consapevole di questa dipendenza e la assume, fa un atto di obbedienza morale all'essere divino".

1 commento:

  1. Grazie per l'apprezzamento per la maneggevolezza e gli interventi di Mons. Negri & C.

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