Un uomo all’apparenza trentacinquenne, in una libreria, è impegnato in una conversazione telefonica con quello che si desume essere un intimo amico. Pare stia esponendo al suo confidente una serie di difficoltà nei rapporti di lavoro. “Sai qual è il mio problema? Il mio problema è che ho ricevuto un’educazione cattolica. In un mondo come il nostro sono fregato in partenza”.
Una giovane universitaria, sul treno, disquisisce animatamente con un’amica di Chiesa e di preti. “Pensa che una volta, da piccola, andavo persino a Messa. Addirittura pregavo! Poi per fortuna sono guarita”.
Un ultratrentenne, convivente con una ragazza da cui non ha finora avuto figli, conversa con un amico più giovane. A un certo punto, con naturalezza, dice: “Se mi nascesse un figlio gravemente menomato, ad esempio paralizzato, lo ucciderei alla nascita”.
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